Chiesa e convento di San Vivaldo

Il complesso di Chiesa e Convento di San Vivaldo quali oggi ci appaiono, è pressoché contemporaneo alla fondazione delle cappelle. La chiesa, semplice e a navata unica come si conviene al gusto francescano, fu edificata su una struttura più antica che sovrappone costruzioni anteriori, tra cui forse un romitorio duecentesco.

All’interno, la Cappella di San Vivaldo presenta una pala in terracotta invetriata attribuita a Benedetto Buglioni che raffigura L’adorazione del Bambino con i santi Vivaldo e Caterina d’Alessandria. Sotto la pala, la statua di San Vivaldo cela le reliquie del santo, conservate in una urna quattrocentesca.

Questa Cappella sorge esattamente nel luogo dove si trovava il castagno nel cui tronco, secondo la tradizione, viveva in solitudine l’eremita Vivaldo, qui trovato morto da un cacciatore il 1 maggio 1320. La Chiesa dà accesso a una cappella interna che ospita una Pietà attribuita ad Agnolo di Polo – un gruppo plastico tra i più belli del complesso – e alla cappella di San Francesco, con un altare dedicato al santo. Il Convento, tuttora dimora di frati Francescani, si segnala in particolare per l’ampio chiostro i cui archi sono oggi murati, e per il lungo refettorio nel quale si ammira un pregevole stemma robbiano.

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