Fuga in Egitto

La costruzione di questa Cappella, come quella della Annunciazione, è di molto successiva al progetto originario cinquecentesco della “Gerusalemme” e ugualmente riconducibile al motivo della devozione mariana, affermatosi più di recente, della cui tradizione riprende uno dei temi più ricorrenti: la Fuga in Egitto. All’interno di una struttura semplice a pianta quadrata, vengono raffigurate le statue, di foggia non particolarmente raffinata, di Giuseppe, Maria e del bambino Gesù in fuga per l’Egitto.

Il personaggio che li accompagna, identificato da alcuni con San Vivaldo, è più verosimilmente Sant’Antonio Abate, ampiamente venerato nella zona come testimonia anche una statua nella chiesa del vicino convento. Nel piedistallo che sorregge la statua della Vergine si legge il nome dell’artista e l’anno di esecuzione: “Marianus Bondi fecit / A.D. 1836 Vola Terrano”; mentre non è localizzabile il piccolo castello visibile sullo sfondo.

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