La Casa di Caifa
La cappella, costituita da due volumi, ospita due gruppi in terracotta che rappresentano rispettivamente Gesù davanti a Caifa e Gesù oltraggiato: scene nelle quali gli studiosi rinvengono l’intervento sia di Benedetto Buglioni che di Agnolo di Polo. Nella prima scena, Gesù ha appena dichiarato di essere figlio di Dio, di fronte al gran consiglio del Sinedrio e il sommo sacerdote Caifa risponde a quella che considera una bestemmia stracciandosi la veste. Nella seconda, invece, Gesù viene oltraggiato dai servi di Caifa.
Esteticamente e figurativamente emerge un contrasto molto forte tra il personaggio positivo, Gesù, in posa di dignitosa rassegnazione e i personaggi negativi, i servi, rappresentati come demoni grotteschi, dai volti sgraziati e quasi tumefatti. Uno dei personaggi nella scena di Gesù oltraggiato fa con la mano il gesto cosiddetto “delle fiche”, un gesto volgare e molto comune nel Medioevo e nel Rinascimento, ricordato anche da Dante (Inferno XXV,2).